Ieri, come accade spesso nella nostra scuola, i ragazzi di terza hanno avuto l’opportunità di vivere una lezione molto particolare, nell’ambito dei progetti di interculura e di educazione musicale.
In un pomeriggio, caratterizzato da una pioggia quasi tropicale, sessanta ragazzi delle terze, stipati nell’aula più capiente della scuola, hanno potuto assistere alla performance di un Griot proveniente dal Burkina Faso, ma che ormai vive stabilmente nel nostro paese: Karamoko Diarra detto Baba.
Non mi dilungherò sulle funzioni storiche e sociali del Griot nelle diverse culture africane: un po’ musicista, un po’ messaggero, un po’ cantastorie il Griot è il depositario della tradizione orale, fin da bambino impara a suonare i diversi strumenti imitando gli adulti e suonando a sua volta.
Quello che mi preme sottolineare è la reazione dei ragazzi che di solito sono piuttosto annoiati e distratti e accolgono le diverse proposte educative con un misto di diffidenza e sufficienza.
Ieri, invece, sono stati prontamente catturati dalla magia della musica e dall’intensa capacità comunicativa del Griot che trasmetteva energia e suggestioni forti.
Anche se un po’ riluttanti prima hanno fatto domande, poi hanno cominciato a seguire il ritmo, hanno cantato una melodia africana, hanno provato a suonare gli strumenti lasciandosi andare e rompendo, per una volta, la corazza impenetrabile che indossano quando sono in presenza degli adulti.
Così si sono fatti contagiare dal ritmo, hanno dimostrato un entusiasmo da stadio al termine di ogni performance: in una parola hanno compreso il linguaggio universale della musica e hanno gettato un timido sguardo su una realtà così lontana e affascinante.
Ottima iniziativa! Deve essere stato molto bello.
Il corpo docente ha avuto davvero una bella idea…ma quando ci andavo io no è ???
interessante iniziativa … credo che sarebbe opportuno una vera “rivoluzione” in ambito scolastico .. ok che si deve imparare storia, geografia, letteratura .. ma credo che sarebbe necessario un po’ più di dinamismo nelle materie in modo da catturare l’attenzione … gli strumenti ci sono … è l’ora di passare a “Scuola 2.0”
Buona idea…nella nostra scuola in 5 anni non è mai accaduto nulla di simile 🙁
Ci vorrebbero più “testimonianze” di questo genere nella scuola per far vedere ai ragazzi che ci sono molti modi per imparare.
E’ stata sicuramente un’esperienza importante.
Comunque per le scuole della provincia di Milano è possibile richiedere la presenza del Griot per una o più lezioni: chi fosse interessato, anche per il prossimo anno scolastico, può segnalarmelo.
Djambe!
Non lo suono da mesi, ma adesso con la stagione estiva si va in spiaggia.
Da noi c’è un gruppo si ragazzi senegalesi che fanno concerti tutta l’estate, loro ce l’hanno davvero il fitmo nel sangue..
Baci.
RITMO, mi correggo..
ottima iniziativa … qui a Genova non ho mai sentito parlare di cose del genere ?!!? 🙁