Archivi giornalieri: 24 Maggio 2007

Sul tetto d’Europa.

Non amo particolarmente il calcio e, in fondo, non lo capisco molto, non mi piace il clima di violenza fuori e dentro gli stadi, non mi piace il tifo cieco e sfrenato, non mi piace l’ambiente di intrallazzi e scorrettezze che spesso circonda questo sport, ma l’amore per il Milan è tutta un’altra cosa.

E’ un amore a prescindere, un amore che risale alla mia infanzia, quando mio padre mi portava a San Siro, una domenica sì e una no, con qualsiasi clima, con qualsiasi temperatura, per vedere la partita e io ne approfittavo per scroccare bibite e gelati.

Mio padre era stato selezionato, da ragazzino, per giocare in una squadra giovanile che allora alimentava il vivaio del Milan, poi era venuta la guerra che aveva cancellato tutti i suoi sogni di gloria, ma al suo ritorno, dalla prigionia in Sudafrica, aveva ritrovato intatta la sua passione sportiva.

L’unico lusso che si poteva permettere era un abbonamento annuale per lo stadio (logicamente nei “popolari”), allora San Siro (che non era ancora il “Meazza”) era uno stadio piccolo, senza le assurde divisioni tra le due tifoserie contrapposte, certo qualche volte volava qualche parola grossa, ma tutto finiva lì, Milano allora era divisa tra i “casciavit” (letteralmente cacciaviti) nomignolo che in qualche modo richiamava la vocazione proletaria dei tifosi milanisti, e i “bauscia” (termine praticamente intraducibile che significa letteralmente “saliva” e sta ad indicare delle persone che “se la tirano”), perchè la tifoseria interista era di estrazione tradizionalmente più borghese.

Ho visto giocare grandi campioni come Trapattoni, Rivera, Maldini (padre logicamente), Prati, Baresi e tanti altri che ricordo ancora vividamente, poi, un po’ per i costi eccessivi, un po’ per il clima sempre più teso che si respirava negli stadi abbiamo smesso di andare alla partita, ma il cuore è rimasto rossonero e in serate come questa provo una fortissima quanto irrazionale ed inspiegabile emozione.