Amo i temporali, soprattutto quando sono sulle mie montagne, chiusa in casa, dietro una finestra, al sicuro e posso osservare la natura che si scatena senza correre inutili rischi.
Guardo il cielo oscurarsi, i fulmini che disegnano strane geometrie fra le nubi, cerco di intuire dove andranno a cadere, mentre gli alberi si piegano sotto la sferza del vento e le foglie si caricano di pioggia.
Amo i temporali perché so che prima o poi passano, rapidi come sono venuti e il sole torna a splendere mentre le nubi si squarciano e tutta la natura sembra come nuova, ripulita dai violenti rovesci, non sono come le giornate uggiose di fine autunno, quando la pioggia cade fine fine e sembra non dover smettere mai, quando il cielo sereno sembra una chimera irraggiungibile.
In questi giorni mi sento un po’ così: è scoppiato il temporale, è stato violento, ma ora il sole torna a farsi vedere tra le nuvole ancora tempestose.
Come dice il Leopardi, la quiete dopo la tempesta è una piccola gioia, una parvenza di felicità…
…è acqua nuova di nuvola!
;°)
A me piace l’odore che resta dopo un temporale in montagna, di buono, pulito, nuovo.
splendida foto …
ci manca l’arcobaleno !!!!
L’acqua purifica….
davvero una splendida immagine. appare come tutto sia stato lavato, pulito.
Oggi pomeriggio ho ripensato al post tuo sul giro d’italia. E’ passato sulle nostre strade e per la prima volta ho “beccato” la maglia rosa.
buona settimana, enrico
A dir poco stupenda quella foto, rende al meglio quello che tra l’altro hai espresso come sempre in maniera semplice con le parole.