Archivi giornalieri: 7 Maggio 2007

Milano…da vedere.

Domenica dedicata a Milano e a visitare un paio di mostre (era da tanto che non mi regalavo una giornata così): Paul Klee alla Fondazione Mazzotta e Kandinsky a Palazzo Reale, entrambe molto curate eleganti, raffinate, un piacere per gli occhi e per lo spirito (a parte qualche riflesso di troppo nei vetri dei quadri, ma non si può avere tutto dalla vita).

Mi sono persa nella contemplazione dei dipinti e, per fortuna, c’era scarsa affluenza di pubblico per cui era possibile ammirare le opere con calma e, in alcuni momenti, nel più assoluto silenzio (…e per chi è abituato a visitare mostre e musei con dei ragazzini è un gran sollievo).

Girando per il centro non ho potuto fare a meno di imbattermi in alcune mucche (si avete letto bene: proprio mucche) sistemate nelle posizioni strategiche di grande passaggio: si tratta di animali allegri, coloratissimi, talvolta ispirati alla piazza o alla via dove sono posizionati ( come quella “musicale” sistemata di fronte al teatro alla Scala), in genere ammirati e fotografati da nugoli di turisti e ignorati o osservati con grande perplessità dai meneghini più puri (se ancora ne esistono).

Visto che ogni mucca è corredata di regolare targhetta con titolo e nome dell’autore devo dedurre che trattasi di opera d’arte e dell’ingegno umano: francamente mi sembrano più divertenti che artistiche, ma per lo meno non deturpano il paesaggio e quindi hanno il pieno diritto di stare dove stanno.

Un po’ più inquietante è l’immenso scheletro sdraiato nella piazzetta di Palazzo Reale, proprio di fianco al Duomo, verso il quale rivolge gli enormi piedi: i passanti lo osservano perplessi poi si affrettano ( per lo meno i più curiosi) a leggere i cartelli che illustrano l’opera, anche se la lettura non contribuisce ad attenuare la perplessità iniziale.

Per il resto Milano è sempre Milano, non si sente parlare italiano neanche per sbaglio, le vie sono piene di turisti e passanti di tutte le nazionalità, c’è un’aria sempre un po’ caotica, ma basta fare due passi, togliersi da piazza del Duomo e scoprire, dietro la Scala, un dedalo di viuzze silenziose ed eleganti, con case neoclassiche dai balconi adorni di gerani, con portoni che offrono scorci improvvisi su piccole corti interne: è questa la Milano che adoro, una Milano da sorseggiare.

Mucca musicale