Cambio di stagione.

La fine di aprile segna definitivamente ( di solito) lo sdoganamento dell’abbigliamento estivo e l’archiviazione di quello invernale: si tratta di una di quelle incombenze che la “brava” donna di casa (vedi “La grande enciclopedia della donna“) affronta con giubilo e zelo senza pari, siccome io NON sono una donna di casa e non sono neanche tanto “brava” il giubilo è ampiamente di là da venire.

Provo una botta d’invidia incredibile per alcune amiche che affrontano garrule il cambio di stagione: ripongono, insaccano e infiocchettano, come se fosse niente, quintalate di vestiti, mentre io mi aggiro scorbutica e ringhiosa, in preda ad un cupo sconforto, nella vana ricerca di quell’attrezzo che serve per riporre abiti e cappotti, con le loro belle grucce, nella parte superiore dell’armadio, e che sparisce ogni volta.

Va inoltre sottolineato che siccome, da tempo immemore, passo le vacanze in montagna, non posso dedicarmi ad un vero e proprio cambio di stagioni, con tanto di sacchi di plastica e naftalina, perchè può sempre capitare che in luglio venga immediatamente richiesta la presenza di un pile o di una giacca a vento allogata, chissà dove, in alta quota.

Per questo motivo le grandi manovre restano un po’ a mezzo, guardo mucchi di indumenti chiedendomi quali possano effettivamente essere riposti in modo definitivo e quali potrebbero venir buoni in un immediato futuro e questa scelta mi riempie di ambasce.

Inesorabilmente va a finire che alcuni passino in alto, con repentini e faticosi pentimenti, e altri, assolutamente inutilizzabili, restino tra i piedi fino al prossimo inverno.

Tanto so già che, una volta effettuata l’operazione, con tutti i dubbi e i ripensamenti che comporta, cambierà anche il clima e dovrò inerpicarmi nella dolorosa ricerca di quegli indumenti che credevo di poter ignorare per almeno sei mesi.

4 pensieri su “Cambio di stagione.

  1. bangiu

    é vero! anch’io verso la fine di aprile sitemo sempre i miei cassetti e l’armadio… con il tuo stesso livello di giubilo e zelo! 🙂

  2. Raffaella

    Se mal comune è mezzo gaudio, puoi cominciare a rallegrarti! Anch’io mi aggiro per casa come un’anima in pena, ringhio contro chiunque si avvicini e – all’incirca verso i 3/4 dell’opera – vengo presa dallo sconforto ed immagino scenari cupi in cui la famiglia sarà costretta a dormire sui divani perchè i letti, tutti, saranno sommersi di panni… moltiplica l’armadio per 3 (ho due bimbe) e aggiungi l’incombenza di dover “archiviare per futuro utilizzo” i vestiti della grande, e otterrai me verso le 18 di oggi.
    Le buone notizie sono che, nonostante il lavoro sia ancora a 3/4, tutti dormiranno nel proprio letto.
    Ciao
    Raffaella
    ps: non so tu, ma almeno qui da me il MIO cambio di stagione è sempre l’ultimo ad essere completato!

  3. Gianluca

    L’ho fatto anch’io pochi giorni fa … per fortuna che non essendoci mezze stagioni vado dritto sull’abbigliamento estivo.

  4. Manuelita

    gia’.. per me il giorno dedicato al cambio e’ il 1 maggio.. (su coraggio..) scherzi a parte, oggi ho intravisto la luce..
    ho lavato tutti i maglioni risisemato le magliette per colore e lungezza di manica e fatto 3 pile affiancate.. (senza invadere la parte di mio marito senno’ mi ammazza..)
    resta un problem..
    domani si impacchettano i maglioni che finiranno nel cassetto sotto il letto, ma con i capi estivi del tempo libero.. che faccio?? Dove li butto??

    Soluzione: domenica prox si svuotano 3 cassetti e si ricombina tutto… qui e’ meglio buttare.. buttare.. cavolaccio.. eppure quando mi vesto uso sempre le stesse cose e mi sembra ogni volta di non avere nulla da mettermi…
    che panico..

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