Si potrebbe andare a…

Crespi d'Adda Decorazione

Una meta sicuramente insolita e abbastanza comoda, per chi come me abita in provincia di Milano (o di Bergamo), è il villaggio operaio di Crespi d’Adda.

L’abitato sorge sulla sponda bergamasca dell’Adda, su un promontorio roccioso, e si sviluppa parallelamente al corso del fiume, ha una storia piuttosto recente, rispetto ai paesi vicini, perchè è sorto praticamente dal nulla ad opera della famiglia Crespi, industriali cotonieri della fine dell’800, i quali, dopo aver costruito l’opificio, decisero di affiancargli “un villaggio operaio ideale” che potesse ospitare le maestranze.

Nel paese si respira un’atmosfera particolare: percorrendo la lunga strada, che va dal “Castello simil-medievale”, un tempo residenza della famiglia Crespi, al mausoleo faraonico che chiude l’orizzonte, si percepisce facilmente quale fosse l’idea che lo ha ispirato.

Lungo la strada, di fronte alla fabbrica, si susseguono decine di linde casette bifamiliari, costruite per ospitare gli operai e le loro famiglie, tutte dotate di un piccolo giardino, che doveva essere curato dagli operai stessi nel tempo libero.

Nel paese non manca nulla: c’è la casa del parroco e del medico, un po’ elevate rispetto alle altre abitazioni, una piazzetta col lavatoio, la chiesa, e la scuola (dove i ragazzi imparavano anche i primi rudimenti della tessitura), il teatro, l’emporio e, più isolate, le ville per i dirigenti.

Vi si viveva una vita ordinata e tranquilla, scandita dagli orari della fabbrica, Crespi sembra ancora oggi un piccolo paradiso, che poteva però diventare un paradiso perduto nel momento in cui l’operaio veniva licenziato, perchè oltre al posto di lavoro perdeva anche l’abitazione.

Anche da lontano il paese è particolare, perchè non ha campanile, mentre torreggiano le ciminiere, quasi ad indicare che alla religione tradizionale si sostituiva la religione del lavoro.

Per il suo impianto urbanistico, per la bellezza dei decori delle costruzioni e della fabbrica e per la sua unicità il paese è stato proclamato “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco.

In questa stagione, vista anche la vicinanza col fiume che può essere attraversato con una passerella di ferro, è particolarmente gradevole fare quattro passi tra le casette per conoscere da vicino una realtà urbanistica così particolare ed originale.

Crespi d'Adda la Chiesa

3 pensieri su “Si potrebbe andare a…

  1. toby

    oh, si..lo conosco benissimo sto posto. pero’ tra i ragazzi è piu uso andare a vederela di notte crespi.. quanti bei ricordi.. 😀

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