Piccole donne crescono.

Me le vedo davanti ogni mattina, le mie piccole donne, sono cresciute in questi tre anni, me le ricordo un po’ timide, all’inizio della prima media, tutte in gruppo per farsi coraggio ed esorcizzare la presenza un po’ ingombrante dei maschi.

Sono cresciute a poco a poco, hanno imparato a tener testa ai compagni, a guardare fisso negli occhi, a rispondere con tono deciso e non con le vocine sussurranti di tre anni fa, che si spegnevano in un soffio.

Adesso vanno in estasi per Scamarcio, leggono i libri di Moccia e si offendono quando le chiamo le mie “mocciose”, sanno di essere graziose, ma fanno finta di non crederci, o forse non ci credono davvero e quando si guardano allo specchio vorrebbero vedere un’immagine diversa o più semplicemente vorrebbero essere solo rassicurate.

Quelle di sei anni fa impazzivano per Di Caprio ed andavano in pellegrinaggio al cinema per rivedere, alcune per la sesta volta, quel tremendo polpettone di “Titanic” e guai a cercare di smontare i loro miti, anche loro si guardavano allo specchio e si vedevano goffe e bruttine.

Certi sentimenti, certi comportamenti sono un po’ come la varicella, c’è un’età canonica in cui ci si innamora di qualche divo del cinema o della musica o di qualche ragazzo più grande, magari un amico dei fratelli maggiori e non c’è proprio niente d fare, basta aspettare che passi.

Le capisco, anch’io, più o meno alla loro età, ero andata in crisi alla notizia dello scioglimento dei Beatles, ero inconsolabile, avevo strappato i poster dal muro della mia stanza perchè mi sentivo delusa e tradita e comunque, come si può notare, sono sopravvissuta a tanta devastazione.

Ogni tanto, in classe leggiamo una poesia d’amore e io vedo i loro occhi farsi più attenti, anche se cercano di sembrare indifferenti, mentre i maschi le sbeffeggiano, ma forse solo per nascondere il loro imbarazzo.

Che età favolosa, quella delle mie ragazze, l’età in cui ci si può ancora permettere il lusso di essere innamorate dell’amore, l’età in cui si è come delle farfalle leggiadre e delicate, pronte a spiccare il volo.

farfallina

10 pensieri su “Piccole donne crescono.

  1. Signor Ponza

    Mamma mia Titanic non finisce più. Il realismo di quel film secondo me sta nel fatto che lo spettatore vive un’agonia simile a quella dei passeggeri, in attesa dei titoli di coda.
    Venendo invece a Moccia, un pregio ce l’ha: aver avvicinato alla lettura i nuovi giovani.

  2. Laura (Filosoffessa)

    “Che età favolosa, quella delle mie ragazze, l’età in cui ci si può ancora permettere il lusso di essere innamorate dell’amore…”

    Questo è un lusso che ci possiamo concedere anche noi vecchietti.

  3. Balthazaar

    Intervengo per associarmi a Laura. Io non ho ancora smesso si innamorarmi dell’amore. Forse è una malattia, ma sempre dolce m’è naufragar…

    Viva te!

  4. stefigno

    che bello essere innamorati dell’amore…e che splendide parole sciura ,,grande..io non smetterò mai di essere innamorati dell’amore. A volte si soffre ed anche tanto,,a volte meno , a volte per niente …ma rimane sempre una delle più affascinanti e potenti sensazioni che si possano provare….viva l’amore…e non vuole essere frase fatta , 😉
    Baci sciuretta ……

  5. bangiu

    essere innamorati dell’amore… qualcuno mi rinfaccia di esserlo, e che la vita vera è un altra cosa… che l’amore è un’altra cosa…

    “ma i ragazzi che si amano sono altrove… non ci sono per nessuno…”

    anche a 70 anni, spero di essere ancora una ragazza che ama come i ragazzi di Prevert, nella luce accecante del loro primo amore…
    Che ama, ed è riamata………………………………………………………così…………………………..

    ma ho paura.

    un abbraccione

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