Sorella Acqua.

Ultimamente si fa un gran parlare di acqua: acqua che scarseggia, acqua inquinata, acqua in concessione, acqua privatizzata, acqua bene di tutti, acqua diritto di tutti, acqua sprecata…

E’ vero che per chi vive, come me, in una zona dove l’acqua non scarseggia mai, c’è la tendenza a considerarla poco preziosa perché inesauribile.

Eppure, in questi giorni, camminando in quota è facile notare come i nevai, i serbatoi della stagione estiva, sono praticamente vuoti e i torrenti non hanno la solita irruenza del disgelo, ma corrono quieti e silenziosi come nelle estati siccitose.

C’è una valle, dalle parti di Premana, la Valvarrone che, oltre ad essere scavata da un torrente, è costellata di sorgenti, tanto è vero che quando la si percorre, camminando per circa due ore e salendo quasi mille metri di dislivello, si può anche evitare di portarsi la proverbiale borraccia, perché, a breve distanza l’una dall’altra, si susseguono fonti di acqua freschissima alle quali è possibile dissetarsi.

E’ così “normale” trovare da bere gratis che si fa fatica a pensare a realtà diverse, realtà dove il controllo di una fonte d’acqua può anche diventare motivo di lotta, dove l’acqua fa la differenza tra sopravvivere e rischiare di morire.

Inoltre chi ha la fortuna di vivere dove l’acqua abbonda sa che essa ha una sua bellezza intrinseca, basti pensare a certi laghetti alpini incontaminati, ai torrenti limpidissimi che lasciano intravedere sul fondo ciottoli levigati, alle cascate che precipitano paurose in gole impervie, ai piccoli stagni popolati di folaghe e germani celati dai fitti canneti.

Per questi motivi è indispensabile trovare il modo di conservare questo bene prezioso.

Riflessi sull'acqua

6 pensieri su “Sorella Acqua.

  1. Signor Ponza

    Mi ricordo che quando ero ancora piccolo e guardabile proprio da quelle parti andavo coi miei nonni a riempire le bottiglie di vetro alla sorgente. E mi ricordo che l’acqua era limpidissima, buonissima e gelidissima.

  2. kiara

    Ecco, io quando vado al mare, non riesco a resistere all’irrefrenabile desiderio di far rimbalzare i sassi sull’acqua, è una sorta di rituale. Mi emoziono sempre quando sono di fronte ad enormi paesaggi aquatici, nei laghi invece mi piace guardare i cerchi che si formano in superficie quando butti un sasso senza farlo rimbalzare.
    Io amo l’acqua, pure quella delle piscine, che ci posso fare..

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