Archivi giornalieri: 25 Febbraio 2007

Montagna, se questo non è amore…

Gli ultimi post, mi sono accorta, sono piuttosto “montuosi”, forse è il caso di fornire qualche spiegazione su questa mia particolare predilezione per la montagna che, immagino, non sarà sfuggita a chi legge questo blog.

Ho cominciato a frequentare la Valsassina fin da bambina: ero piccolissima quando il medico di famiglia consigliò i miei genitori di combattere la mia gracilità non con dei medicinali, ma facendomi cambiare aria perché, evidentemente, il mio fisico delicato non sopportava l’afa di Milano nei mesi estivi.

La Valsassina, che si allunga poco sopra Lecco, offriva ed offre degli indubbi vantaggi: la vicinanza con Milano, l’altitudine non elevatissima, il clima fresco; per questi motivi i miei genitori affrontarono l’allora non indifferente impegno economico di regalarmi due mesi di vacanze che dovevano servirmi per stare bene per il resto dell’anno.

Prendevamo in affitto un minuscolo monolocale soleggiato, partivamo da Milano alla fine di giugno, con un taxi (allora mio padre non aveva un’automobile, ma un simpatico “guzzino”), sul tettuccio dell’auto veniva caricato un enorme baule, di quelli verdi con le cerniere dorate, nel quale mia madre stivava i vestiti e la biancheria da casa e giungevamo a destinazione dopo un viaggio che a me pareva lunghissimo, restavamo tra i monti per più di due mesi, con mio padre che ci raggiungeva durante il week end e nei quindici giorni di ferie in Agosto, poi verso la metà di settembre si tornava in città.

Solo più tardi ho capito quanto fossi fortunata e che grosso sacrificio fosse per i miei genitori far saltar fuori dal magro bilancio familiare il denaro per permetterci una vacanza così lunga.

Facevamo lunghissime passeggiate, raggiungevamo, spesso in modo fortunoso, lontanissimi rifugi dove dovevamo forzatamente passare la notte: molti dei miei ricordi infantili sono legati a queste montagne che conosco a memoria, che amo come vecchissime amiche che ho percorso in lungo e in largo innumerevoli volte, trovando sempre qualcosa di nuovo.

Dopo la nascita di mio figlio ho deciso che sarebbe cresciuto sano e robusto solo in questa valle…la storia, evidentemente, ha i suoi corsi e ricorsi.

Qui ho imparato a non sentire la fatica, a mettermi alla prova, a rispettare l’ambiente, a stupirmi davanti a un fiore o a una roccia, a non avere paura di rischiare una arrampicata con imbrago e corda, un sentiero inciso nella roccia, a fiutare il vento per intuire i cambiamenti di clima, ad accettare il gusto amaro della sconfitta quando il maltempo, o la fatica, o il tuo fisico non in perfetta forma ti consigliano di tornare indietro e la vetta è così vicina che ti sembra di toccarla con la mano, ho imparato la gioia della vittoria e il coraggio della rinuncia.

E’ una grande scuola la montagna, ti forma il carattere mettendo sulla tua strada continui ostacoli da superare….certo non è una vita facile, ma ti aiuta a conoscerti meglio e a non prenderti tanto sul serio.

pizzo dei tre signori agost