A casa, finalmente.

Sì, finalmente a casa, perché quando non sono fra le mie montagne mi sento in esilio: lontano da qui c’è la fatica della vita quotidiana, lo smog, il rumore, lontano da qui c’è una sottile insoddisfazione, c’è la sensazione che qualcosa manchi, anche se non sempre riesco a capire cosa sia.

Quando torno tra le mie montagne (…e capita abbastanza spesso comunque) mi sembra di tornare bambina, apro la porta, spalanco le persiane del salone, giusto per avere un po’ di luce, e giro per tutte le stanze, ne osservo tutti i particolari, come per sincerarmi che nulla sia cambiato.

E’ un momento tutto mio, non ho bisogno di compagnia, perché devo riappropriarmi del mio ambiente, dei colori e delle forme di tutto ciò che mi è caro.

Mi rendo conto che è un comportamento un po’ infantile, non a caso anche quando ero bambina mi comportavo così, ma è una specie di rito che si ripete ogni volta con pochissime varianti, intanto ne approfitto per spalancare le finestre, aprire l’acqua, regolare i termosifoni e compiere tutte le piccole azioni che permettono alla casa di ripartire.

Poi, di solito, mi preparo un caffè, non particolarmente buono, visto che la caffettiera è rimasta inattiva abbastanza a lungo, e vado sul balcone ad osservare lo stato dei miei fiori che sono rimasti senza cure a lungo, osservo con tenerezza una vecchia radice che ho coperto di terriccio e riempito di piantine di roccia che, a poco a poco, hanno attecchito e ora crescono rigogliose adattandosi alle asperità del legno.

Mi accendo una sigaretta e, finalmente, sorseggiando il caffè comincio a fare l’inventario delle mie montagne e del bosco che si allarga davanti a me, con le sue forme e i suoi colori ogni volta diversi.

Di solito compare uno degli scoiattoli che, tutto l’anno, giocano sui rami, saltando dal ciliegio al castagno per poi correre lungo il tronco dell’abete proprio davanti a me: sono animali timorosi, stanno a debita distanza, ma non smettono di inseguirsi agili e velocissimi.

Quando rientro in casa sono pronta a ricominciare la mia vita quotidiana, ma le batterie sono già ricaricate.

scoiattolo

9 pensieri su “A casa, finalmente.

  1. bangiu

    Cara Pina… che voglia di vacanza e di staccare la spina che mi hai trasmesso con questo post! Ho chiuso gli occhi, e ti ho “vista” compiere tutti questi piccoli grandi rituali… Che fanno davvero bene (anch’io ho i miei rituali, ogni volta che vado in vacanza, o anche solo nella una gita di un giorno).
    Buon relax… “stacca” anche per me! ;D

  2. elrond

    Grazie per averci fatto visitare questo angolo di paradiso.
    Oggi per me è l’ultimo giorno di lavoro della settimana. Arrivano giorni miei e del Principe. Li passeremo in casa, credo, e al parco giochi qui accanto. Ma con la sua manina nella mia volerò nel suo mondo…
    Buone vacanze… ;?]

  3. Raffaella

    Che darei per avere uno scoiattolo che mi viene a salutare sull’albero di casa, e che darebbero le mie bambine!!! E’ vero che non mi posso lamentare, visto che ogni anno, sull’albero di fronte vengono a deporre le uova delle tortorelle, ma gli scoiattoli… quelli hanno un altro fascino!!
    Raffaella

  4. Laura

    Bello davvero. I luoghi che sanno di casa sono carezze per l’anima. E poi, è così raro avere dei momenti così semplicemente intensi. E’ un grande privilegio.:-)

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