Ricontiamo…per contare.

Gira sulla rete una proposta: visto che, dopo le ultime elezioni politiche si è fatto un gran parlare di brogli (come se fossero noccioline), qualcuno si è attivato per proporre un riconteggio dei voti da parte dei cittadini.

Logicamente non si tratta di ricontare le schede che, a quanto ne so, stanno in un capannone non ben localizzato (ma spero ben custodito) a fare la muffa, ma di conteggiare i voti attribuiti che dovrebbero essere reperibili (e consultabili) nei verbali di scrutinio.

Per vedere in dettaglio la proposta vi rimando al sito di Cittadini Digitali. Comunque, indipendentemente dalla parte politica di appartenenza, penso che sarebbe un bene per tutti avere le idee chiare.

Nella mia incredibile ingenuità penso che i verbali di sezione possano essere considerati attendibili: ho svolto per diverse volte il ruolo di Presidente di seggio e so per esperienza quanti e quali controlli incrociati siano stati posti dalla legge a garanzia del regolare svolgimento dello scrutinio.

Forse sono un’anima semplice, ma molte volte ho pensato, leggendo le istruzioni per i presidenti e svolgendo le operazioni durante le elezioni che, per imbrogliare, ci vorrebbero l’accordo e la congiura del silenzio di almeno sette persone (tra presidente, segretario, scrutatori e rappresentanti di lista), che spesso la pensano in modo diametralmente opposto e sono lì apposta per controllarsi a vicenda, il che mi sembra, quanto meno, improbabile.

Quindi il controllo dei singoli verbali potrebbe dare, se non la certezza, almeno dei dati scevri dai meri errori materiali, che non è poco.

Se siete interessati al problema (se per voi è un problema), potete diffondere questa iniziativa.

[via Kromeblog]

finestra e bandiera

12 pensieri su “Ricontiamo…per contare.

  1. Sciura Pina Autore articolo

    @Gianluca Mi sembra remotissima e poi sposterebbe i voti di una sezione: circa 400. Quando ho fatto il presidente io c’era un controllo reciproco molto accanito (come è giusto che sia)
    Sciura Pina

  2. Vendostelle

    Ringraziandoti della tua vivente testimonianza nel mio post…,mi limito a dire che faro’ in modo di diffondere questo tuo post..
    Anche se in verita’ ti dico che ci credo poco o che poco serva… 🙁

  3. demone

    Da quel poco che ho capito il problema sta’ a valle dei seggi elettorali, vale a dire nel sistema digitale che trasferisce i dati dalle circoscrizzioni a Viminale. Si ipotizza che manomettendo il software che gestisce questo processo (cosa fattibile facilmente da un hacker) migliaia di schede bianche siano state attribuite ad un determinato partito.

    Guada caso gli unici due dati palesemente sbagliati nei sondaggi erano proprio il numero di schede bianche è la percentuali di voti di questo partito. Ciò detto, è un terema che andrebbe dimostrato ma che in ogni caso per il bene del Paese non potrebbe cmq essere reso di pubblico dominio. Ho l’impressione che alla luce di ciò che avviene in queste ore ci terremo il dubbio…

  4. Signor Ponza

    Insomma, io credo che sia difficile che ci possano essere consistenti differenze nei risultati. Forse, oltre al sistema elettorale, sarebbe da ripensare anche il metodo, giusto per garantire un’ancora maggiore trasparenza.

  5. Renato

    Sono sostanzialmente d’accordo col Signor Ponza, non credo i risultati possano variare di molto, e poi a questo punto, che senso avrebbe… meglio fare una nuova legge elettorale e riandare a votare

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