Archivi giornalieri: 31 Dicembre 2006

Guardarsi l’ombelico

Sul Corriere della Sera del 30 dicembre è apparso un articolo di Bernhard-Henry Levy, nel quale l’intellettuale francese traccia un bilancio del 2006.

Tra i fenomeni negativi dell’anno l’autore cita anche il proliferare dei blog, definiti come un “planetario guardarsi l’ombelico”, causa di disinformazione i quanto provocherebbero un eccesso di informazioni, più pericolosi della mancanza di notizie e della censura.

Sicuramente l’universo dei blog comprende tutto e il contrario di tutto: siti completamente autoreferenziali, velleitari, che vivono di citazioni, ma anche siti che fanno informazione seria e documentata.

E’ il limite di internet, è un immenso contenitore dove è possibile reperire quello che cerchiamo, mischiato ad un’infinità di altre notizie, magari superflue o parziali o errate, ma, a mio parere, tutte hanno il diritto di esistere, come esistono infinite voci, anche nel mondo della carta stampata, non tutte utili o veritiere.

La differenza tra il mondo della parola stampata e il web è soprattutto di natura pratica, il libro o il giornale devi acquistarli, mentre alla rete puoi accedere liberamente, da casa tua e con un costo minimo.
D’altra parte anche nei libri e nei giornali, così come nel web, si trovano notizie errate, commenti di parte, interpretazioni dei fatti fantasiose.

Il libro e il giornale, così come internet, sono strumenti per interpretare la realtà, tutto va letto con senso critico, tutto deve essere verificato: nessuno ci offre la verità su un piatto d’argento.

Quasi a ribadire il concetto sullo stesso giornale, qualche pagina dopo, compare l’intervista a Oliviero Ponte di Pino, direttore editoriale della Garzanti, che afferma l’assoluta affidabilità dei libri in confronto a wikipedia, definita agile, ma rischiosa.

Anche in questo caso non mi sembra il caso di generalizzare: tra le migliaia di volumi che popolano gli scaffali di casa mia ce ne sono di utili, di seri, di assolutamente inaffidabili, di fondamentali, di incredibilmente inutili e superati…..esattamente come accade in internet.