Il post di ieri si apriva con una fotografia tra le mie preferite, un viola tricolor piuttosto fuori stagione, ma dai colori sorprendenti (finalmente ho imparato ad inserire le foto nel blog), una delle foto scattate in un pomeriggio di ottobre, con una luce particolare.

In genere mi piage fotografare quasi tutto quello che vedo: paesaggi, fiori, monumenti, ma anche soggetti meno usuali come finestre, tombini, sassi, particolari architettonici apparentemente poco rilevanti, giochi di luce strani, nuvole e pozzanghere.

Come si può capire sono una fanatica della fotografia digitale, anche perchè quando usavo la mia pentax, rigorosamente caricata con rullini di diapositive, la mia vulcanica creatività era fatalmente limitata dall’ammontare del conto in banca, sicuramente non stratosferico.

Adesso invece posso fissare nel tempo tutto ciò che colpisce la mia fantasia, scatto foto dovunque e a qualsiasi soggetto, poi dedico intere nottate ad archiviare le mie creazioni.

Certo la foto digitale è forse un po’ piatta non ha la ricchezza della grana e la corposità dei colori di certe stampe, ma nulla è paragonabile alla frustrazione che si prova al cospetto di un paesaggio di inaspettata bellezza, quando si scopre che il rullino è esaurito e il più vicino fotografo dista solo quattrocento chilometri.

E’ capitato ad un carissimo amico, che stava percorrendo delle vie carovaniere nel deserto tunisino, di trovarsi, negli ultimi giorni di trekking, in una zona particolarmente impervia e, all’improvviso, si è messo a piovere. Come spesso si racconta il deserto è fiorito, ma il malcapitato ha scoperto di non avere più pellicola.

Per un appassionato di fotografia una situazione del genere è….da suicidio. Alla fine del viaggio si è fiondato in un negozio dove ha acquistato una fotocamera digitale che ora porta sempre con sè.

Concludo con una immagine di tre anni fa dell’Aletschgletscher, il ghiacciaio più lungo d’Europa che si trova in Svizzera nel Vallese, la foto è stata scattata in una giornata di fine agosto, negli ultimi momenti di vacanza della caldissima estate del 2003.