Quando squilla il telefono?
Quando sei sotto la doccia, quando lavi i piatti e scorre l’acqua, quando hai il latte sul fuoco, quando stai per uscire, quando stai per rientrare, senti l’insistente trillo e non trovi le chiavi di casa, quando sei in bilico in cima ad una scala e stai, finalmente, sistemando i cappotti (se è estate) o i costumi (se è inverno).
In tutti questi casi (e negli innumerevoli altri che si presentano durante la giornata) si susseguono le seguenti azioni nell’ordine: ti produci in una serie di espressioni, verbali e non verbali, non degne di una casa civile, interrompi quello che stai facendo e ti fiondi, talvolta con grave rischio della vita, verso il malefico apparecchio che continua beffardo a trillare fino al momento in cui riesci ad afferrare la cornetta, allora ammutolisce di colpo, di solito perché è scattata la segreteria telefonica.
E’ una lotta impari che vede sempre un solo vincitore.
Alla fine ti ritrovi esausta e un po’ frustrata a guardare il telefono nell’assurda speranza che ricominci a trillare gioiosamente.
Talvolta vieni anche colto da sensi di colpa, ti chiedi, peraltro inutilmente, chi e perché ha cercato di mettersi in contatto con te, cerchi di immaginare quanto la chiamata fosse urgente ed importante per la tua vita: logicamente resti senza risposta…
Ma se per una volta arrivi in tempo a rispondere…si presentano le seguenti opzioni:
- E’ una compagnia telefonica che ti propone un nuovo mirabolante contratto
- E’ un’agenzia di sondaggi che vuole il tuo parere sui più peregrini argomenti di discussione.
- Hai vinto un viaggio!
- E’ una signora, dall’accento marcatamente dialettale, che cerca una certa Giuseppina che non conosci e non vuoi conoscere.
- Eccetera eccetera
Forse sarebbe stato meglio non arrivare in tempo!
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