Tutti noi abbiamo visto sui libri, nelle trasmissini televisive, al cinema innumerevoli immagini delle piramidi di Giza eppure, quando ci si trova al cospetto della piramide di Cheope si resta comunque attoniti.
La grande costruzione esercita un fascino irresistibile forse a causa della sua antichità (è la più antica e l’unica arrivata ai nostri giorni delle Sette Meraviglie del Mondo Antico), forse a causa del mistero che aleggia ancora intorno alla tecnica costruttiva che ha permesso di realizzarla o forse a causa della sua forma apparentemente così semplice ed essenziale, ma perfetta.
Intorno si aggirano folle di turisti e la città con il suo caos è lì, vicinissima, eppure non è impossibile ritagliarsi un momento di quiete quasi sospesa per lasciarsi catturare dallo stupore e dall’ammirazione per questo edificio che è un muto testimone della grandezza e della incredibile abilità di uomini vissuti più di quattromila e cinquecento anni fa.
Al cospetto delle piramidi di Giza è facile scoprirsi “nani sulle spalle dei giganti”.