Le signore che si fermano.

Un tempo, quassù in montagna, usare il cellulare era un’impresa, la copertura era un po’ “ballerina” e alcune zone in centro paese sembravano il “triangolo delle Bermuda” (quando si attraversavano alcune vie i telefonini entravano magicamente in stato catatonico).

C’erano però le cabine telefoniche che, soprattutto alla sera, erano animate di piccole folle di nonni e nipotini in attesa di comunicare con il resto della famiglia.

Poi anche qui la copertura è migliorata e, a poco a poco, sono comparsi gli smartphone e così capita abbastanza spesso di incrociare eleganti signore, capelli candidi, borsetta al braccio e occhiali da lettura sul naso, ben piantate in mezzo alla strada (per fortuna qui il traffico è poco) intente a chattare.

Ormai chi si muove per il paese, a piedi o con un qualsiasi mezzo di trasporto, deve mettere in conto il rischio di tamponare un signora che si ferma all’improvviso nel bel mezzo della strada.

“L’uso dei cellulari sta diventando un vero e proprio pericolo” ho scritto ad un’amica su WhatsApp… logicamente digitando il messaggio immobile in mezzo alla strada.

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