La passione per il viaggio.

Come più volte ho ripetuto amo viaggiare in aereo, mi piace persino il rituale del check-in e dell’imbarco, mi piacciono  i sorrisi un po’ tirati degli assistenti di volo, le istruzioni mentre l’aereo imbocca la pista (sto persino attenta ed individuo le uscite di sicurezza anche se dubito che, in caso di emergenza, riuscirei a servirmene), accetto di buon grado le attese e i preliminari perchè adoro il momento in cui il carrello si stacca dal suolo e il velivolo si arrampica nel cielo.

Mi piace guardare il mondo piccolo piccolo piccolo laggiù, ma ogni tanto chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal rombo dei motori che mi concilia il sonno e intanto aspetto l’atterraggio e l’inizio della nuova avventura.

Negli ultimi tempi, però, ho ricominciato a viaggiare in treno, possibilmente con l’alta velocità (quasi sempre servendomi di Italo) per raggiungere le città a poche centinaia di chilometri da casa.

Anche nel caso del treno amo molto il “prima”, mi piace arrivare in Centrale per tempo, bere un caffè, tenere d’occhio i tabelloni e avviarmi con calma sul binario tra la folla dei viaggiatori.

Salgo sul treno, raggiungo il mio posto e aspetto il momento in cui comincia a muoversi lentamente pregustando l’immagine del paesaggio che scorre sempre più veloce al di là del finestrino e intanto che il treno scivola sui binari do un’occhiata al giornale, bevo un succo d’arancia e guardo fuori.

E’ proprio vero  che l’avventura inizia quando ci chiudiamo la porta di casa dietro alle spalle.

In Treno (Milano)

In volo verso Baku

1 pensiero su “La passione per il viaggio.

  1. massimolegnani

    sono d’accordo con te sul piacere del viaggio, anche se prediligo altri mezzi di trasporto.
    ” l’avventura inizia quando ci chiudiamo la porta di casa dietro alle spalle.” è proprio vero, io la chiamo la “prevalenza del durante” sul prima e sul dopo il viaggio.
    ml

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