Tutto ciò che potrei fare.

In attesa di capire se finalmente a settembre potrò andare in pensione ogni tanto mi ritrovo a fantasticare su tutto quello che potrei fare con tanto tempo libero a disposizione anche se, almeno a giudicare dalle mille idee che mi vengono in mente, ho l’impressione che di tempo libero me ne resterebbe pochino.

Innanzitutto potrei dedicare qualche ora in più alla mia mamma e a tutte le mie amiche ultranovantenni che sembrano solo aspettare di scambiare qualche parola, di riscoprire un passato che non interessa più a nessuno, di condividere ricordi e storie.

Poi c’è il gruppo “Nati per leggere” e la attività di lettura per i bimbi piccolissimi che potrei ampliare e approfondire.

Non vedo l’ora di poter trascorrere qualche giornata a Milano per visitare mostre e musei senza essere obbligata a farlo nei week end quando le code diventano chilometriche, le attese hanno templi biblici e, per vedere un quadro, bisogna armarsi di santa pazienza.

E poi vorrei viaggiare al di fuori del periodo estivo o delle vacanze comandate, per evitare le orde che affollano le mete più appetibili, senza trovare aerei strapieni, treni stipati di viaggiatori, alberghi e ristoranti senza un posto libero, mi piacerebbe anche evitare di visitare deserti in pieno agosto (come mi è successo di recente) perchè nei mesi più miti sono incatenata ad una cattedra.

E poi vorrei leggere, ascoltare musica, tirar tardi alla sera senza l’incubo della sveglia alla mattina  e perdere tempo e annoiarmi senza il rimorso di non aver fatto ciò che dovevo fare.

Credo proprio che se riuscirò ad andare in pensione non avrò un momento libero.

Milano Gallerie d'Italia

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