Il valore della testimonianza.

Ho conosciuto la signora Liliana Segre quasi vent’anni fa quando, con i miei ragazzi di terza, partecipai ad una sua conferenza e ricordo che tornammo a casa quella sera arricchiti dall’incontro con una persona eccezionale che ci aveva raccontato la deportazione nel campo di Auschwitz-Birkenau con lucida semplicità, senza rancore e con un immenso amore per la vita.

Dalla sua testimonianza così coinvolgente traemmo lo spunto per uno spettacolo teatrale del quale le inviammo una registrazione un po’ artigianale.

La lettera che inviò ai ragazzi e a me, per ringraziarci del nostro lavoro, è uno dei ricordi più preziosi della mia lunga vita scolastica.

Oggi questa grande donna è stata nominata senatore a vita dal Presidente Mattarella e anche se immagino già gli alti lamenti di quanti si stracceranno le vesti per questa nomina (“C’era proprio bisogno di un senatore in più?” chioseranno i paladini della politica “piccola piccola”), ritengo che poche persone meritino questo riconoscimento e non per le sofferenze della deportazione, ma per la responsabilità della testimonianza che ha saputo assumersi nei confronti soprattutto delle giovani generazioni.

Auschwitz - Birkenau

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