Con grande sprezzo del pericolo.

Negli ultimi giorni sto vivendo pericolosamente, ogni volta che esco di casa rischio di essere travolta da qualche automezzo perché mi ostino a non camminare sul marciapiedi.

Vorrei rassicurare amici e conoscenti: non sono stata colta da un improvviso desiderio di autodistruzione, non si tratta di “cupio dissolvi”, semplicemente mi rifiuto di usare il marciapiedi che, come dice la parola stessa, dovrebbe servire per camminarci sopra e non per una forma originale di protesta, ma per la presenza di numerose, variegate ed invadenti deiezioni canine (ma dalle dimensioni direi equine) che ultimamente imbrattano buona parte del percorso che mi permette di raggiungere il bar dove bevo il caffè abitualmente.

Non ho alternative se non smettere di bere il caffè o produrmi in una sorta di balletto da sentiero minato quindi, per evitare di calpestare l’incalpestabile, cammino sulla strada rischiando di essere investita da automobilisti iracondi che, a buon diritto, strombazzano con veemenza al mio indirizzo.

Ma è mai possibile che i proprietari dei cani non riescano a capire che i prodotti intestinali dei loro fedeli amici non possono e non devono essere a carico di tutta la comunità?

cane

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