Un pomeriggio con Lorenzo Lotto.

Bergamo è qui, a portata di mano, basta percorrere l’autostrada per una ventina di minuti, se non c’è traffico (e oggi non c’era traffico), per trovarsi ai piedi della città alta e immergersi nell’atmosfera dei borghi.

Oggi però non ho preso la funicolare, oggi sono andata alla scoperta della città bassa e di alcune chiese che conservano, come tesori preziosi, le pale d’altare di Lorenzo Lotto, tutte sorprendenti, tutte stupende.

Mi sono innamorata delle sue Madonne, dai colori vivi ed eleganti, mi sono innamorata dei particolari come le ali degli angeli della Pala di San Bernardino, o come il San Giovannino che abbraccia un agnello ai piedi della Vergine della Pala di Santo Spirito impreziosita da lucidi damaschi e tappeti ornati di frange.

Il Lotto, pur essendo uno dei più grandi esponenti del Rinascimento Veneziano, non fu molto apprezzato nella sua città dominata dalla figura preminente di Tiziano per cui si spostò in zone considerate periferiche, come Bergamo, dove soggiornò dal 1513 al 1525 e lasciò importanti testimonianze della sua arte, della sua creatività, della sua sorprendente modernità.

Bergamo - Lorenzo Lotto - Pala nella chiesa di S. Spirito

Bergamo - Lorenzo Lotto - Pala con Madonna e Santi nella chiesa di S. Bernardino-

Bergamo - Lorenzo Lotto - Pala con Madonna e Santi nella chiesa di S. Bernardino-

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