Senza un attimo di respiro.

Solo qualche giorno fa gli scaffali del supermercato dove abitualmente faccio la spesa erano ingombri di panettoni e addobbi natalizi e in poche ore hanno lasciato il posto ai dolci tradizionali di carnevale, le chiacchiere per intenderci, alle maschere e ai costumi, ai coriandoli e alle stelle filanti.

Senza un attimo di respiro gli scaffali si riempiono e si svuotano seguendo un calendario che si dilata e non sembra lasciare “tempi morti”: il giorno dopo Halloween scompaiono streghe e vampiri e si materializzano presepi e addobbi, il giorno dopo Carnevale faranno la loro comparsa uova e coniglietti che si volatilizzeranno per lasciare il posto a costumi da bagno, creme solari, ombrelloni e griglie per il barbecue.

E noi, da bravi consumatori disciplinati, ci adeguiamo prontamente al mutare delle atmosfere in un clima quasi frenetico di acquisti sempre un po’ fuori tempo e fuori stagione.

Forse dovremmo tornare ad un tempo quando le feste avevano un senso, quando gli acquisti erano limitati a pochi giorni prima delle occasioni, ma non credo che sia possibile perchè viviamo in un tempo scandito dalla “necessità” di consumare.

Non credo che tutto questo rincorrere il tempo mi piaccia.

Venezia - Carnevale

 

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