Aria di città.

La città ormai vicina al Natale è tutta un accendersi di luci che le regalano un clima festoso anche se attraversare piazza del Duomo è quasi un’impresa.

Gli accessi ala piazza sono bloccati e bisogna sottostare di buon grado e con pazienza ai controlli piuttosto minuziosi degli agenti muniti di metal detector che presidiano i varchi.

I ragazzi sono piuttosto intimiditi da queste procedure a cui non sono abituati, consegnano riluttanti i tappi delle bottigliette di acqua minerale, mostrano gli zainetti con un sorriso un po’ forzato, ma anche gli agenti sorridono, quasi per rassicurarli e la tensione si stempera.

Poi, dopo la visita al Museo del ‘900, camminiamo velocemente verso la fermata di San Babila, il sole che poco prima illuminava le guglie del Duomo è tramontato e le strade si accendono delle mille luci del Natale, mentre la temperatura si fa più fresca.

I ragazzi hanno imparato presto il ritmo della città, si muovono veloci e sembrano più disinvolti anche se  di tanto in tanto si fanno incantare dalle vetrine illuminate, ma in fondo sono pur sempre ragazzini che vanno a zonzo per le vie di una città tanto più grande del loro paese e le vetrine del Corso sono come una calamita, sono una novità come sono una novità le luci e i suoni e i colori.

Milano

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