E’ arrivato all’improvviso il primo freddo, portato qui dalla prima nebbia, e mi ha colto alla sprovvista così mi sono beccata il primo raffreddore della stagione.
Mi aggiro per casa con l’aria cagionevole, la testa pesante e gli occhi ammaccati, mi sembra di avere tutte le ossa a pezzetti e tendo a raggomitolarmi sotto una coperta.
Odio il raffreddore perchè è una malattia stupida, anzi non è proprio una malattia di quelle che obbligano a stare a letto e a sorbire spremute d’arancia, ma mi procura un enorme fastidio, mi fa sentire a mezzo servizio.
E’ uno degli inconvenienti delle mezze stagioni (quelle che non esistono più) quando gli sbalzi di temperatura colpiscono a tradimento perché alla mattina, mentre vado a scuola, ho freddo e nel pomeriggio, tornando a casa, annaspo per il caldo e non so mai come vestirmi e comunque vada sbaglio.
Ci vuole pazienza: il raffreddore, salvo complicazioni, dura pochi giorni, ma sembrano giorni infiniti.