Forse per l’ultima volta.

Domani affronterò, quasi per la sessantesima volta, forse per l’ultima, l’emozione del primo giorno di scuola e lo farò come sempre: con un sentimento a metà strada fra la tristezza per la vacanza finita e l’attesa della nuova avventura.

Quest’anno si aggiunge una sensazione un po’ strana che nasce proprio dal fatto che questo che inizia dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere il mio ultimo anno di scuola, l’ultimo di una storia lunghissima nata nell’ottobre del 1959 quando, per la prima volta, ho varcato il portone di una scuola un po’ grigia di Milano.

Ho passato sui banchi, e poi tra i banchi di scuola, la maggior parte della mia vita e, francamente, faccio fatica ad immaginarmi altrove.

Quest’anno che inizia servirà anche a questo, ad accomiatarmi da una realtà che per tanti anni è stata la mia unica realtà: una realtà fatta di libri, di parole, di incontri, di relazioni, di conoscenza, di lavoro, di fatica, ma anche di gioia.

Ho un intero anno per imparare ad immaginarmi un’altra vita.

cavenago scuola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.