Spazi d’agosto.

Trascorro il ferragosto a casa, nell’ozio più totale, senza pranzi luculliani (che con il caldo di questi giorni sono una botta di vita), senza sentire il bisogno di divertirmi ad ogni costo, mi godo un po’ di solitudine, un po’ di silenzio, un po’ di riposo, una pausa tranquilla prima di chiudere la valigia e partire per la Sicilia.

Mi ritaglio uno spazio, nello spazio dilatato del paese quasi deserto, uno spazio che sembra disegnato da De Chirico.

Camminare per le vie del paese, vuote e assolate, dove i passi risuonano, dà una sensazione di straniamento, ma non è triste ne spiacevole.

Anzi…

Milano - Portello

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