Passata è la tempesta.

“… Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso….”

Così cantava il Leopardi per raccontarci una situazione che l’uomo conosce bene: la serenità che ci riempie il cuore dopo un grande dolore, dopo un grande timore, è un’illusione di felicità, è un sollievo momentaneo, è il “piacer figlio d’affanno”.

La scorsa notte c’è stata la tempesta, preceduta da una grandinata violenta e improvvisa, che ha rovesciato sulle nostre notti boccheggianti  ed afose raffiche di vento e scrosci di pioggia, ma alla mattina non si sentivano molti “augelli far festa”, anzi il cielo era vuoto come se tutti gli uccelli si fossero rintanati nei loro nidi per lisciarsi le piume arruffate e riprendersi dallo spavento.

Poi, nel primo pomeriggio, sono comparse per prime le gazze, spavalde ed un po’ arroganti, quasi decise a dimostrare che il nubifragio non le aveva spaventate più che tanto.

Alla fine sono ricomparsi tutti gli uccelli e hanno riempito il cielo estivo dei loro canti: la tempesta è proprio passata.

Cavenago di Brianza (Prove)

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