Il profumo della macchia mediterranea.

Il sentiero che porta alla spiaggetta è lungo e impervio e se non fosse per tutto quel mare turchese che riempie gli occhi potrei avere l’impressione di essere tra le mie montagne.

Anche la vegetazione è diversa, qui non ci sono rododendri e pini mughi, qui i pendii sono coperti dalla macchia mediterranea e si cammina tra gli arbusti dove schiere di ragni industriosi continuano a tessere le loro tele strappate dal nostro incedere faticoso.

Se capita che, per pochi minuti, si scateni un improvviso rovescio le foglie si accendono di colori brillanti, le ginestre punteggiano di giallo luminoso il verde e si spande nell’aria a un tripudio di profumi da far girare la testa: si passa dal ginepro alla salvia, dal mirto al timo, dal cappero al rosmarino, profumi che hanno un sentore antico come questa terra, come questo mare sul quale tutti noi, popoli del Mediterraneo, ci affacciamo da sempre carichi di speranze e timori.

E anche quegli arbusti sono lì da sempre e mi piace pensare che gli uomini che partivano per una lunga guerra o per conquistare il mare ne conservassero nel cuore il profumo.

Era quel profumo che guidava il loro ritorno.

Itaca (Grecia)

Itaca (Grecia)

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