Vele al vento.

Una delle classi prime nelle quali insegno ha partecipato, in questi giorni, al corso di vela a Dervio, sulle rive del lago di Como.

Il progetto prevede il viaggio in treno, che per i ragazzini di prima armati di valigia, zaino e sacco a pelo è un’avventura, poi, all’arrivo alla stazioncina di Dervio, la faccenda diventa seria visto che bisogna percorrere un tratto non indifferente di lungolago carichi di armi e bagagli.

Si arriva così alla sede della scuola velica “Orza minore” e, dopo una lezione teorica piena di termini nuovi da memorizzare e dopo aver imparato ad armare le imbarcazioni finalmente si salpa.

I ragazzini sono emozionati, ma attenti a compiere le manovre, tra virate e strambate, con precisione, affascinati nell’accorgersi che lo scafo ubbidisce ai loro movimenti e scivola sull’acqua con il fiocco e la randa che si gonfiano al vento.

L’esperienza della vela è estremamente formativa perchè permette ai ragazzi di comprendere l’importanza dell’ascolto e della concentrazione, insegna loro che “essere tutti sulla stessa barca” non è solo un modo di dire e poi insegna loro un po’ di autonomia visto che devono provvedere a collaborare in cucina, ad apparecchiare, a sparecchiare, a lavare le stoviglie, a rifarsi il letto e la valigia.

Al ritorno sono stanchi, ustionati dal sole, entusiasti per aver trascorso tante ore sull’acqua e incredibilmente felici.

Dervio . Sciola di vela "Orza minore"

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