Sotto la pioggia.

Dopo un intero anno di uscite didattiche e viaggi d’istruzione felicemente soleggiati ieri la visita al Cenacolo Vinciano e alla chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore si è svolta sotto il monsone fin dalla partenza.

Il viaggio in autostrada è stato estenuante perché quando piove tutte le strade di accesso alla città si paralizzano misteriosamente, mentre nella vettura si diffonde un’atmosfera di umidità pesante.

Ma la prova più dura è stata muoversi a piedi per la città con sessanta ragazzini armati di ombrello tra i passanti frettolosi (anch’essi logicamente muniti di ombrello), attraversare le strade nei pochi secondi concessi dal verde dei semafori, saltando da una buca all’altra, da una pozzanghera all’altra.

D’altra parte, vista l’estrema difficoltà e i tempi biblici necessari per riuscire a prenotare la visita al capolavoro leonardesco, sarebbe stato impensabile rimandare la gita.

E così ce ne siamo andati a zonzo per Milano, sopravvivendo agli scrosci di pioggia, alle pozzanghere, agli ombrelli (rigorosamente made in PRC) distrutti nel giro di pochi minuti, agli improperi di quanti avevano la mala sorte di incontrare il nostro gruppo su un marciapiedi stretto e siamo tornati a casa, un po’ stanchi, molto fradici, ma tutto sommato contenti.

Milano - Cenacolo

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