Se avessero avuto lo smartphone….

Si è adirato e non poco Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, nei confronti di coloro che visitano i luoghi devastati dal sisma e immortalano l’evento con un selfie.

Purtroppo il “turismo della tragedia” si è allargato a macchia d’olio dai tempi del delitto di Cogne con frotte di curiosi che si aggiravano attorno alla villetta, così come davanti al celebre cancello della casa di Avetrana, con gite turistiche davanti alla Concordia semi affondata o fra le macerie dei borghi devastati dai terremoti degli ultimi anni.

E’ naturale, di conseguenza, che i viaggiatori dell’orrore e del dolore si scattino un selfie a testimonianza di un inaccettabile “c’ero anch’io”, quasi a voler entrare a far parte della notizia, quasi per riceverne, di riflesso, un bagliore di notorietà.

Se la moda di scattarsi un selfie davanti ai monumenti è un po’ ridicola, mettersi in posa, con la bocca a cuore, davanti ai resti di una tragedia è indice di grande superficialità e insensibilità.

Ogni tanto penso, con un po’ di sconforto, a cosa avrebbero potuto fare i passeggeri delle scialuppe di salvataggio del Titanic se avessero avuto in tasca uno smartphone.

Bergeggi (ottobre 2011)

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