E’ stupendo il castello di Issogne, la dimora dei conti di Challant, dalle forme eleganti e sobrie, e basta superare il portone d’ingresso per ritrovarsi proiettati in un passato di agiata e pacifica ricchezza testimoniata dagli affreschi delle lunette del portico con la volta a crociera e gli archi a tutto sesto.
Sulle pareti della dimora è tutto un susseguirsi di stemmi che raccontano matrimoni e alleanze, che raccontano la solidità e il potere del casato come in un simbolico albero genealogico.
Ma il vero tesoro sono gli affreschi delle lunette che risalgono agli anni tra il XV e il XVI secolo e illustrano scene di vita quotidiana e di lavoro, botteghe e mercanti sostituiscono giostre e tornei: negli affreschi, infatti, non sono rappresentati dame e cavalieri, ma speziali, sarti, bottegai, quasi a raccontare l’inarrestabile ascesa della borghesia che si sostituisce all’aristocrazia.
Nel cortile ricco ed elegante, al cospetto dei fasti degli Challant e dei nuovi fasti della borghesia, sorge, al centro di una fontana ottagonale, un delizioso albero in ferro battuto nel quale le foglie di quercia, simbolo di forza e potere, si alternano ai frutti del melograno.