Dopo un inizio di settembre tanto caldo e soleggiato da far invidia al mese di luglio è arrivata la pioggia e, con la pioggia, la temperatura è crollata di colpo.
Intendiamoci: non ho alcuna fretta che arrivi l’autunno, ma la pioggia, la temperatura freddina, il cielo grigio e un po’ triste sono molto utili per un’insegnante che cerca di catturare l’attenzione dei ragazzi.
Se là fuori splende il sole e c’è un bel caldo estivo la battaglia rischia di essere persa in partenza: gli occhi dei ragazzi sembrano calamitati dalla luce e vagano sulla collina, tra gli alberi ancora verdi.
E’ fin troppo facile intuire che preferirebbero stare all’aperto a correre, a giocare o anche solo a chiacchierare ascoltando musica “a palla” seduti su una panchina del parco e invece sono qui, prigionieri dei banchi, dei libri e dei voti.
E’ meglio, molto meglio, che continui a piovere.