La Medina incantata.

Camminare per la Medina di Fes è un’esperienza un po’ straniante perchè, percorrendo le viuzze ombreggiate, spesso strettissime, dove non passano mezzi di trasporto, si ha l’impressione di essere catapultati indietro nel tempo, in un Medioevo che qui non sembra così remoto.

Il dedalo di vicoli, che ogni tanto si aprono in piazzette soleggiate, è tutto un susseguirsi di odori, di colori, di suoni, si passa dai colori accesi delle vasche dei tintori di seta d’agave, agli odori pungenti delle vasche delle concerie del pellame, che solo le foglie di menta riescono a mitigare, mentre le orecchie sono pervase da un rumore di fondo fatto di richiami dei venditori, di colpi monotoni dei martelli dei fabbri, di grida di avvertimento dei conducenti degli asinelli, gli unici mezzi di trasporto, oltre ai carretti a due ruote, della Medina.

Ogni quartiere ha una Moschea, una fontana, un forno, un asilo e un hammam, luoghi di incontro irrinunciabili, ci si trova in Moschea per pregare, ci si raccoglie intorno ad una fontana, si porta il pane al forno,  si passa qualche ora nell’hammam e intanto si socializza, ci si conosce, si scambiano idee e esperienze.

Poi da una viuzza si sbuca davanti ad una Madrasa, la scuola coranica, che è tutta un’esplosione di decori in stucco, in legno di cedro e in ceramica, come la Madrasa Bou Inania, la più bella scuola coranica del Paese, che risale alla prima metà del 1300.

E poi si esce, si torna nel souk, tra venditori e suoni, e colori, e odori e si ha l’impressione che il tempo si sia fermato.

Marocco - Fes

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