Scivolando.

La fine dell’anno scolastico è come imboccare un lungo scivolo che a poco a poco mi allontana da quella che per dieci mesi è la mia vita quotidiana, dall’alzarmi presto, dall’entrare in classe, dal compilare scartoffie, dal correggere compiti, dal preparare lezioni.

Sono un tipo abitudinario e faccio fatica a staccare, a rallentare i miei ritmi fino a raggiungere uno stato di quiete che forse non mi appartiene del tutto e allora mi pare di scivolare piano piano in questo caldo estivo che è fatto di riposo, di gesti che non sono i soliti, di libri che non ho mai il tempo di leggere, di vecchi telefilm che guardo senza vedere, ma anche di paesaggi diversi e nuovi, di nuovi incontri, di scoperte, di bellezza.

Tanto già so che quando mi sarò lasciata catturare dall’estate, dal dolce galleggiare  in questo tempo sospeso, il mese di agosto sarà finito e ricomincerà il lavoro.

E, almeno all’inizio, sarà come percorrere uno scivolo in salita.

Val d'Aosta

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