Il giovedì pomeriggio, durante le ore di laboratorio, la classe si trasforma in un cantiere, c’è una confusione indescrivibile, perchè venticinque ragazzi seduti ordinatamente nei banchi sono già bastantemente ingombranti, ma se sono in movimento sembrano moltiplicarsi all’inverosimile.
Dopo quasi un anno di studio sul territorio, di progettazione, di ricerca di soluzioni per risolvere i vari problemi si passa alla manualità più sfrenata, compaiono fogli, matite, colla vinilica, pennelli e si respira una grande allegria, una voglia di collaborare, un desiderio di migliorarsi perchè i ragazzi, forse per la prima volta in quest’anno scolastico, stanno realizzando qualcosa di visibile, di non strettamente “scolastico”.
E intanto che si divertono, che sperimentano tirano fuori tante “competenze” che neppure loro pensavano di avere.
Sarebbe bello poter lavorare più spesso così, senza curarsi del rumore, della confusione, delle imprecisioni, degli errori, ma badando alla qualità del lavoro e non solo a quella del risultato.
Per fortuna al giovedì pomeriggio siamo l’unica classe presente nel corridoio, altrimenti gli altri non avrebbero potuto fare lezione.
Imparare e sperimentare divertendosi: penso che uno studente non potrebbe chiedere di meglio!
Sicura Pina.. Ti ricordi quando facevamo il giornalino della scuola ben 17anni fa!!
… e tu te lo ricordi il filmato sulla raccolta differenziata?
Caspita se me lo ricordo anzi devo farlo passare su chiavetta!! Grandi anni grazie renata!!