Chi si trovasse a passare nel centro di Milano, tra Piazza della Scala e il Quadrilatero della moda, dovrebbe ritagliarsi un piccolo spazio di tempo per dare un’occhiata a Via Morone dove si trova la casa del Manzoni, quella che probabilmente, fra tutte le case dove visse, sentiva più sua.

Dopo un lungo periodo di abbandono, in occasione di Expo 2015, è stata completata una lunga opera di ristrutturazione che ha reso Casa Manzoni un luogo aperto agli studiosi e all’intera cittadinanza.

Commovente è la visita al pianterreno dove si trova lo studio nel quale presero forma e voce Lucia, Renzo, la Monaca di Monza, Don Abbondio e tutti i personaggi resi immortali dallo scrittore che qui ha lasciato, quasi fossero stati posati negligentemente per un attimo, gli occhiali, la tabacchiera, la penna, i pennini e il calamaio.

Al primo piano, invece, si svolgeva la vita quotidiana dei familiari: Giulia guidava con mano ferma l’organizzazione della casa, mentre Enrichetta si occupava dell’educazione dei numerosi figli ed è grazie alle due donne che la casa manteneva un’atmosfera accogliente e festosa, un clima di intima quiete che sembra di respirare ancora oggi.

In una teca il lungo cappotto nero di Don Lisander sembra ancora attendere il proprietario per proteggerlo dal freddo nelle sue visite alla vicina chiesa di San Fedele.

Per chi ama il Manzoni è decisamente una meta irrinunciabile.