Cucina Kosher.

Nella mia recente fuga a Venezia ho avuto l’occasione, visitando il Ghetto, di mangiare in un ristorante Kosher (che in ebraico significa più o meno “adatto”) che risponde ai requisiti del Kasherut cioè all’insieme delle regole alimentari della religione ebraica stabilite nella Torah e  interpretate dall’esegesi del Talmud”.

Ho così potuto ripetere l’esperienza già vissuta, molti anni fa, in un ristorante del Ghetto di Cracovia che mi aveva lasciato piacevolmente impressionata.

Sarà stato per la giornata splendida e il tavolino all’aperto, lungo il canale di Cannaregio, sarà stato per l’insieme dei colori e dei profumi di spezie, insolite, ma estremamente gradevoli, ma raramente mi è sembrato di mangiare cibi così appetitosi, come i saporiti falafel serviti con una serie di antipastini vegetali serviti in eleganti vaschette, o come l’hummus con i funghi e i profumati  latkes serviti con salsa di mele.

Alla fine, sgranocchiando dei dolcissimi biscottini israeliani con un buon caffè, mi sono ritrovata a pensare a quanto sia gradevole avvicinare la cultura e le usanze di un popolo attraverso il linguaggio universale del cibo.

Venezia - Ghetto - Marzo 2016

1 pensiero su “Cucina Kosher.

  1. sontyna

    Ho avuto l’occasione, qualche anno fa, di gustare un ottimo pasto israeliano nel ghetto ebreo di Roma.
    Sono d’accordo con te, quando dici che le usanze e le tradizioni di un popolo si scoprono anche attraverso la sua cucina!

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