Primavera.

E’ primavera, esattamente dalle cinque e trenta di oggi, con buona pace dei proverbi, di San Benedetto e delle rondini che tuttavia non mi sembra di aver visto sotto il tetto e comunque, come è noto,una rondine non fa primavera.

L’equinozio, invece, fa primavera, almeno quella astronomica e, osservando il cielo, dobbiamo abituarci all’idea che la primavera continuerà ad iniziare il 20 marzo (se non addirittura il 19) almeno fino al 2102.

Sarà anche un’impressione, ma oggi c’è proprio un’atmosfera diversa, c’è il tepore del sole, c’è un’arietta fine e leggera, c’è il cielo terso (un po’ vuoto, ma terso) e soprattutto ci sono i fiori, le pratoline e le violette e i rami degli alberi che, come per magia, si riempiono di bianco e di rosa.

Ho voglia di ripartire, di uscire dal letargo, di riporre gli indumenti invernali e pazienza se, come da tradizione e saggezza popolare, il sole alla Domenica delle Palme è auspicio di una Pasqua piovosa.

Per ora godiamoci il sole.

Primavera

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