Decisamente non sono molto “social”.

Mi sono iscritta a Facebook diversi anni fa (credo nel 2008) più che altro perchè mi sembrava un buon mezzo per ritrovare persone di cui avevo perso le tracce come vecchi compagni di liceo e di università o colleghi trasferiti in altre scuole, amici andati a vivere lontano, ex allievi ormai cresciuti.

Facebook mi ha permesso di riallacciare qualche legame sfilacciato, ma anche di restare in contatto con le persone che vivono vicino a me, ma che non ho occasione di incontrare spesso.

Benché frequenti la mia pagina abbastanza assiduamente in realtà mi rendo conto di non essere molto social: in generale pubblico solo i post del mio blog, condivido pochissimi post (quelli che mi sembrano veramente interessanti o divertenti), pubblico poche foto, di solito non racconto dove mi trovo, cosa faccio, cosa sto mangiando o bevendo (a meno che non stia facendo qualcosa di particolarmente originale, come imbarcarmi su una mongolfiera in Cappadocia, per esempio) e gli auguri di buon compleanno preferisco farli di persona (se posso).

Soprattutto non amo copiare e incollare messaggi vagamente minacciosi con i quali si sollecita una prova della mia amicizia: se ho accettato la tua amicizia vuol dire che mi interessi, che ti seguo, che leggo quello che scrivi (se ho tempo) e tanto dovrebbe bastarti, se invece hai bisogno di vedere un tuo post copiato e incollato per essere sicuro che ti sono amica, allora cancellami pure dai tuoi contatti.

Non amo nemmeno partecipare a discussioni su notizie più o meno sensazionali (spesso al sapore di “bufala”), prima, di solito, preferisco verificarne la fondatezza.

In fondo credo di vivere la realtà parallela di Facebook un po’ come vivo la mia vita di tutti i giorni: mi interesso alle persone, mi piace avere rapporti con gli altri, mi piace ascoltare, ma sono abbastanza riservata e cerco di non essere molto invadente, penso di avere delle idee (qualche volta) interessanti e degne di essere condivise, ma non credo che tutto quello che penso e che sento debba essere per forza condiviso.

Soprattutto ogni tanto mi piace starmene da sola, in silenzio per pensare ai fatti miei.

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