Mi sa che Di Caprio…

Temo che anche quest’anno Leonardo di Caprio rischi di non vincere l’oscar come migliore attore e un po’ mi dispiace perché ormai da molti anni ha dimostrato, con interpretazioni come nel film Aviator, di non essere un attore “bello e basta”, ma un interprete sensibile e attento.

Quest’anno ha ottenuto la nomination dell’Academy per  l’interpretazione del cacciatore Hugh Glass nel film Revenant e, probabilmente, l’oscar lo meriterebbe, ma c’è un “ma”.

Ieri sera ho assistito alla proiezione di “The danish girl”, film che mi è piaciuto molto per come tratta il tema della transessualità, per la fotografia veramente suggestiva, ma soprattutto per l’interpretazione di Eddie Redmayne che ha saputo rendere la delicatezza del personaggio, la sua trasformazione, il mutamento che prima è interiore e solo in un secondo momento fisico e visibile con una abilità e una sensibilità davvero incredibili, riuscendo a rendere quasi con naturalezza il travaglio della ricerca e della scoperta della propria identità da parte del protagonista.

Come lo scorso anno, con l’interpretazione del fisico Stephen Hawking, che pure gli valse l’oscar come protagonista del film “La teoria del tutto“, l’attore britannico ha saputo entrare nel personaggio rendendolo assolutamente credibile, senza mai forzare, senza mai recitare sopra le righe.

Penso che Di Caprio possa solo contare sul fatto che è molto raro che un attore riesca a vincere l’oscar per due anni consecutivi per la stessa categoria.

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