Archivi giornalieri: 14 Febbraio 2016

Verifiche.

Quando, alla fine di un percorso, di un capitolo del libro di storia, di un’attività avviso la classe che intendo programmare una verifica di solito si levano alti lamenti e iniziano le contrattazioni sulla data (più in là possibile), sui contenuti, sulle modalità, insomma su tutto ciò che è (o potrebbe sembrare) contrattabile.

Vorrei rassicurare i ragazzi che le verifiche non sono il massimo divertimento per un insegnante: bisogna strutturarle con cura, calibrarne la difficoltà, scegliere il linguaggio e poi, quel che è peggio, bisogna correggerle.

Vorrei anche rassicurare tutti che l’obiettivo di un insegnante non è preparare un test difficile, che semini vittime e brutti voti: un insegnante non ama i fallimenti dei suoi allievi perché è consapevole che i fallimenti dei ragazzi sono, in realtà, fallimenti suoi e richiedono, se non altro, di riprendere il lavoro svolto per correggere gli eventuali errori, per chiarire ciò che non è abbastanza chiaro, per avviare un’attività di recupero.

Le verifiche, in realtà, sono un “male” necessario perché permettono di capire come si è lavorato.

E poi, quando vanno bene, sono una soddisfazione per tutti (grandi e piccoli).

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