Tanti auguri mamma!

Quella bella ragazza con l’abito a fiorellini, la gonna ampia, i capelli lunghi raccolti da un nastro che stringe fra le braccia un fagottino insonnolito, abbigliato con un goffo vestitino fatto della stessa stoffa del tuo (ci aveva pensato la zia Dina, ricordi?). quella bella ragazza che sorride alla sua bimba con uno sguardo pieno di dolcezza sei tu.

Sei ancora tu, anche ora che le rughe impietose hanno segnato il tuo volto, rughe disegnate non solo da questi ottantanove lunghissimi anni, ma dai dolori, dalle preoccupazioni e anche dai sorrisi di una vita intera.

Ricordi?

Te la ricordi l’infanzia in un’Italia difficile, con le sue divise, le sue regole, i suoi rituali e quelle foto, scattate davanti all’arco della Pace con la divisa da “piccola italiana” e quel sorriso, sempre il tuo, un po’ timido?

Ricordi i tuoi diciassette anni sotto le bombe dell’agosto del ’43, e la casa di via Legnano che non c’è più, e tutti gli oggetti di una vita che non ci sono più e dover ricominciare a vivere, senza più nulla, senza una casa, senza ricordi?

E poi la guerra finì e la tua carissima amica, conosciuta quando eravate sfollati a Carate, ti presentò il suo bellissimo fratello appena tornato dalla prigionia in Africa, e fu subito un grande amore e poi, dopo qualche anno, il matrimonio, semplice e poverissimo, come semplice e poverissima era la vita in quell’Italia che stava cercando di ripartire.

E poi ci fu la svolta e quella bella ragazza dal sorriso un po’ timido diventò mamma, la mia mamma, e fu una gran mamma, per me e mio fratello, dolce, severa, attenta, pronta a sacrificarsi per i figli amatissimi, pronta a difenderli come una leonessa senza mai farcelo capire.

A noi pareva di essere indipendenti e forti, ma tu eri sempre là, quasi nell’ombra, e non ci perdevi mai di vista e forse eravamo così forti proprio perché sapevamo che tu eri là.

E ora ci stringiamo intorno a te, così debole e fragile, così bisognosa di aiuto, ma ancora vigile nel tuo ruolo di madre che non hai mai abbandonato e quando, ogni sera, mi chiedi come è andata la giornata so che cerchi di leggere nella mia voce (perché non puoi più vedere il mio viso) le mie stanchezze, i miei entusiasmi,i miei dolori e le mie gioie.

Auguri mamma!

Idroscalo 2013 rosa bianca

 

1 pensiero su “Tanti auguri mamma!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.