Al piano superiore del padiglione del Giappone, a Expo 2015, spesso vengono organizzati degli eventi che ruotano intorno al tema del cibo, sono eventi interessanti, paradossalmente molto più dei contenuti presentati nel padiglione (quello, per intenderci, che richiede diverse ore di coda per poter accedere) a cui si può partecipare liberamente senza dover affrontare code bibliche e che presentano diversi aspetti dell’alimentazione del Paese del sol levante.

In uno di questi eventi venivano presentati i menù delle mense scolastiche giapponesi improntati, come avviene spesso da quelle parti, a scelte armoniose, legate alle feste e alla stagionalità e all’uso rigoroso di alimenti equilibrati dal punto di vista nutrizionale.

La cosa che mi ha colpito di più, tuttavia, è che il cibo oltre a essere buono e sano è anche presentato in modo molto elegante, con accostamenti di forme e di colori estremamente gradevoli.

Particolarmente bello è l’allestimento dei cestini da pic nic per l’Hanami (la festa tradizionale dei ciliegi in fiore) quando le famiglie si riuniscono all’ombra degli alberi e consumano le vivande godendo dello splendore della fioritura.

Le immagini proiettate durante la spiegazione mi hanno trasmesso l’impressione di un mondo in equilibrio tra modernità e tradizione, tra azione e contemplazione, tra efficienza e bellezza, di un mondo permeato da una cultura antica che meriterebbe di essere conosciuta più a fondo.