Esami di ieri e di oggi.

Ormai manca poco più di un mese (lo so che non devo continuare a ripeterlo ai miei allievi altrimenti si fanno prendere dall’ansia), manca poco più di un mese e poi saremo tutti presi dalla frenesia degli esami e poi ci saranno le vacanze e poi ricomincerà un altro anno scolastico e io mi troverò in una classe nuova, con visetti nuovi, con voci nuove, con gesti ed abitudini che non sarò in grado di riconoscere.

Tra poco più di un mese inizieranno anche gli esami di maturità per i miei ragazzini che cinque anni fa erano in terza media: li ricordo ancora, l’ultimo giorno di scuola, seduti sulle scale, abbracciati, disperati all’idea di lasciarsi, di crescere, di andare via.

Ricordo lunghe teorie di visi, di voci, di gesti: ragazzi che oggi sono uomini e donne e incontrarli per strada, mentre spingono un passeggino o accompagnano i figli a scuola, o partecipano alle riunioni per l’iscrizione alla scuola media mi dà l’esatta percezione del tempo che passa, del tempo che è passato.

Che è passato per loro, perché io sono sempre qui, sono sempre in terza media: è un raro privilegio invecchiare solo nel corpo, nelle rughe del viso, nei capelli che diventano grigi.

cavenago scuola

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