O graziosa luna…

Ieri notte faceva veramente molto caldo e mi aggiravo per casa, avvolta nella stanchezza e nei mille pensieri (non tutti positivi) che si affollano nella mia mente quando si allenta la vita di tutti i giorni, mio marito dormiva tranquillo e non volevo disturbarlo continuando a rigirarmi ne letto.

Per cercare un po’ di fresco sono uscita sul balcone e l’ho vista, lei, la graziosa luna spuntare dietro gli alberi del parco, grande, serena, silenziosa e mi sono venuti in mente versi che non riuscirei mai a scrivere, ma che mi piacerebbe saper scrivere, per raccontare a me stessa, prima che ad altri, l’affastellarsi dei sentimenti, delle nostalgie, dei dolori, dei sorrisi, delle paure e dei desideri.

E sono rimasta lì, in contemplazione, quasi ipnotizzata dalla superficie luminosa.

E poi mi sono ricordata, all’improvviso, che mancavano meno di ventiquattr’ore al quarantacinquesimo anniversario di  un’altra “notte della luna“, una notte in cui la luna ha smesso di essere un astro misterioso e inaccessibile, una notte in cui, trattenendo il respiro, ho visto un essere umano muovere i primi passi sul suolo lunare, in quel mare della tranquillità in cui mi piacerebbe perdermi.

Nella contemplazione ho ritrovato un po’ di serenità, sono tornata a letto e mi sono abbandonata ad un sonno finalmente profondo.

Cavenago - Luna calante

1 pensiero su “O graziosa luna…

  1. pollo

    “Nella contemplazione ho ritrovato un po’ di serenità, sono tornata a letto e mi sono abbandonata ad un sonno finalmente profondo”. Pura poesia…

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