Archivi giornalieri: 25 Maggio 2014

Nel segreto della cabina elettorale.

“Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede e Stalin no” è lo slogan coniato da Giovannino Guareschi durante l’accesa campagna elettorale del 1948.

Erano tempi lontani in cui la contesa politica era animata da passione, erano tempi in cui l’Italia affluiva compatta alle urne, forse per rifarsi del ventennio precedente, o forse perchè c’era la consapevolezza dell’importanza del voto, di ogni singolo voto che era vissuto come un’occasione per determinare il futuro della nazione.

Nessuno si sognava di mettere in dubbio la segretezza del voto, la ritualità fatta di regole precise e minuziose e il voto era sentito come un diritto prima che come un dovere.

Io appartengo ad una generazione che si accostava al voto per la prima volta con emozione (ricordo che nel ripiegare la mia prima scheda mi tremavano le mani) e con profondo rispetto, ma in fondo sono nata solo cinque anni dopo le elezioni del ’48 e sono cresciuta un po’ in quel clima.

Che differenza con lo svogliato e infastidito plotoncino che si avvia alle urne in questa giornata di elezioni europee (e, nel mio paese, comunali, il che aumenta un po’ la partecipazione), che differenza con i selfie e i video ripresi e postati contro tutte le regole sui social network.

Io sono andata a votare, dopo averci pensato su bene, con lo stesso rispetto di tanti anni fa, sapendo di esercitare un diritto, con la (ingenua) consapevolezza di contribuire a determinare il futuro di Cavenago e dell’Italia.

A proposito: prima di votare ho consegnato il telefonino come da regolamento.

E dire che non fa neppure le foto!

Milano - Celebrazione del XXV Aprile