Salvo imprevisti tra una settimana Berlusconi comincerà l’affidamento ai servizi sociali in una strutture che ospita, tra gli altri, anche i malati di Alzheimer che, come accade in tutte le RSA, vivono in un nucleo protetto.
Il lavoro accanto a queste persone fragili, perse nei meandri di una memoria rarefatta, non può essere improvvisata, ma richiede una attenta condivisione di un percorso di interventi terapeutici che deve essere programmato in modo puntuale con gli esperti.
Credo che all’ex premier sarà utile l’esperienza a fianco di queste persone (come potrebbe esserlo per noi tutti in fondo), perchè è un’attività che richiede serietà sensibilità, attenzione, umiltà, pazienza e disciplina, un’attività che obbliga a specchiarsi nella realtà che, in fondo, tutti temiamo di più: quella della mente indifesa e perduta.
Qualcuno ha criticato le modalità dell’affidamento ai servizi sociali asserendo che, a ben vedere, si tratta di un’esperienza molto limitata nel tempo, ma io penso che non conta tanto la quantità delle ore da trascorrere fra questi uomini e donne, ma la qualità degli atteggiamenti e dei comportamenti e la terribile lezione che se ne può trarre.