La Provincia di Monza e della Brianza, istituita nel 2004, diventata operativa con le elezioni amministrative del 2009, ha avuto vita breve visto che, a quanto pare, verrà riassorbita da Milano ed entrerà a far parte della città metropolitana.
A dire la verità la notizia non mi sconvolge più di tanto: sono nata a Milano e ho vissuto in città o nella sua provincia fino alla tenera età di cinquantacinque anni, quando scrivevo il mio indirizzo era normale aggiungere “MI” tra le parentesi dopo il nome del Comune, se parlavo con gli amici stranieri mi bastava dire “abito in Provincia di Milano” perché la associassero al Duomo, alla Borsa, alla moda (mentre se dico “Monza” invariabilmente pensano all’autodromo).
Poi “MI” è diventato “MB” e ho fatto decisamente fatica ad abituarmi anche perché l’area in cui vivo ha poco a che fare con la Brianza dei mobili, con l’area collinare che si allunga verso i laghi briantei (i quali, peraltro, pur essendo in Brianza non sono in provincia di Monza e della Brianza, ma nelle province di Lecco e Como).
Tuttavia, a furia di scrivere “MB” ci avevo preso su la mano e adesso, contrordine compagni, si torna a scrivere “MI”.
Non c’è mai pace.
(Per inciso mii piacerebbe sapere quanto è costata a “noi” contribuenti brianzoli e no questa provincia effimera)