Le tasche degli italiani.

Con un’espressione decisamente poco elegante il Governo si vanta di far fronte alla crisi senza aumentare le tasse affermando di  non voler “mettere le mani nelle tasche degli italiani (come se il prelievo fiscale equivalesse ad un borseggio, ma pazienza).

La crisi si affronta con altri metodi, per esempio tagliando i trasferimenti ai Comuni, come se i Comuni fossero delle entità astratte, macchine per bruciare soldi, pozzi senza fondo.

Non so come funziona per le realtà di grandi dimensioni, so però, perchè siedo in un Consiglio Comunale, cosa succede in un piccolo comune virtuoso, che ha sempre tenuto i conti in ordine, che ha sempre evitato gli sprechi, che non ha mai violato il patto di stabilità.

So che, nelle ultime riunioni di giunta, si fa un gran parlare di tagli, si studiano le spese che si possono ridurre, ma ormai è fin troppo evidente che tutto il superfluo (se c’erano spese superflue) è stato eliminato ed ora è il momento di cominciare a ridurre i servizi: lo scuolabus, ad esempio, che porta i bambini a scuola in sicurezza permettendo ai genitori di uscire presto per recarsi al lavoro, gli educatori che affiancano i bambini in difficoltà ai quali lo Stato non riconosce un sostegno adeguato, il sostegno alle associazioni di volontariato, come l’Auser, che offrono un servizio di trasporto prezioso, a prezzi molto contenuti, ad anziani e ammalati e chi più ne ha più ne metta.

I sindaci hanno più volte affermato, appendendo le fasce tricolori sui cancelli di una celebre villa della zona, o riconsegnandole al prefetto, o andando a sdraiarsi davanti al Parlamento che non ci stanno a questo gioco al massacro perchè sono proprio i sindaci a vedere le difficoltà dei cittadini dritto negli occhi.

Nel nostro Comune abbiamo deciso di organizzare una piccola manifestazione che dia visibilità al nostro disagio e spieghi ai cittadini la situazione: nel prossimo week end chiuderemo il municipio appendendo sul nostro splendido palazzo settecentesco uno striscione con la scritta “in liquidazione” , presidieremo la piazza del paese occupando per tre giorni e due notti una tenda nel cuore della comunità e contemporaneamente allestiremo degli spazi nei quali spiegare alla gente l’impatto dei tagli sulla vita quotidiana di ciascuno.

Forse non servirà a nulla la nostra iniziativa, ma starsene fermi a guardare sicuramente serve ancora meno.

Cavenago di Brianza

4 pensieri su “Le tasche degli italiani.

  1. trillina

    Ma Comuni e Regioni saranno costretti ad aumentare le tasse se vogliono ancora “servire” i cittadini. “Le mani in tasca ai cittadini” saranno messe da loro e il signo B. potrà vantarsi di aver rispettato le promesse elettorali.

  2. Pingback: Blog del circolo online del PD "Barack Obama

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